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La Comunicazione politica tornerà di moda

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La Comunicazione politica tornerà di moda

Febbraio 2017

  • “Ho visto le campagne di comunicazione politica che avete curato con BeeUp negli ultimi due anni in provincia di Bari. Mi hanno appena designato come candidato Sindaco per il Comune di Santeramo e mi farebbe piacere che foste voi a curare la comunicazione della mia campagna elettorale. È un aspetto che reputo fondamentale.”
  • “Bene. Sono contento che ti sia piaciuto il nostro lavoro per le campagne di comunicazione politica di Fiorenza Pascazio a Bitetto e Anna Zaccheo a Palo del Colle. Posso chiederti con che lista ti candidi?”
  • “Il Movimento 5 Stelle.”
  • “Ah. Interessante.”

In un pomeriggio dello scorso febbraio il dialogo tra me e Fabrizio Baldassarre è stato più o meno questo e, nella mia stringata risposta, ho cercato di nascondere lo stupore per l’estrazione politica della richiesta, il timore per l’inusualità della stessa e, allo stesso tempo, l’ammirazione per la tempestività con cui si gettavano le basi per definire le strategie di una campagna di comunicazione politica.

 

Quattro mesi

Chiunque abbia mai curato, gestito o partecipato attivamente a una campagna elettorale per le elezioni Amministrative di un Comune sa che partire quattro mesi prima è un po’ come svegliarsi perfettamente riposato e animato da una placida pace interiore all’alba del giorno in cui stai per fare una scelta che potrebbe cambiare per sempre la tua vita. È una sensazione insolita, frutto del netto contrasto con quelli che sono i tempi che regolano la politica oggi: accordi dell’ultimo minuto, giochi sottobanco, alleanza programmatiche su programmi non ancora scritti. Sono caduto dalle nuvole quando Fabrizio Baldassarre mi ha comunicato che la lista M5S per Santeramo in Colle era già pronta e definita a quattro mesi dalle elezioni Amministrative e ho cominciato sin da subito a predicare calma, pazienza e riservatezza.

 

Gli ingredienti e la ricetta

 

Una lista di neofiti della politica, sedici candidati con poca o nessuna esperienza sul campo. Un gruppo di attivisti appassionati, rappresentati da Bartolo Bianchi e Pino Nuzzolese. Un candidato Sindaco con un curriculum vitae di qualità in ambito lavorativo e una carriera da professore universitario che lo ha portato a girare il mondo, a conoscere realtà differenti e a interagire con persone completamente diverse l’una dall’altra. Fabrizio Baldassarre, un candidato Sindaco, però, senza alcuna esperienza politica. Santeramo in Colle, un comune di circa 27.000 abitanti della provincia di Bari, conosciuto ai più come patria del divano e della carne di cavallo, con un futuro ancora da definire. Questi gli ingredienti a disposizione, ai quali si aggiunge l’ingrediente più importante: la reale voglia di cambiamento. Possono sembrare parole retoriche, ma vi assicuro che a chi fa un mestiere come il nostro non capita tutti i giorni di avere dei clienti in grado di ascoltare un consiglio, recepire un punto di vista e rielaborarlo a proprio vantaggio. Come faccio a dire che i diciassette “novizi” abbiano fatto tutto ciò? Con un numero: 2.457. Sono i voti di lista raccolti dai candidati Consiglieri, che hanno fatto della lista del Movimento 5 Stelle a Santeramo la più votata della cittadina murgiana. Mica male per una lista così “poco esperta”, no?

 

3.469

Sono i voti che invece ha raccolto Fabrizio Baldassarre al primo turno di questa competizione elettorale: secondo ad appena 23 voti di distanza dal più suffragato Franco Nuzzi, candidato della grande coalizione di centro-destra. Un risultato incredibile, se si pensa che Fabrizio non poteva vantare il legame col territorio che invece avevano i suoi concorrenti: il Sindaco uscente Michele D’Ambrosio di una coalizione di sinistra, il candidato PD Camillo Larato, il candidato di Noi con Salvini (sì, avete letto bene) Giovanni Riviello e il candidato della destra Michele Laquale.

Inoltre, analizzando l’esito del voto su scala nazionale, Santeramo in Colle è uno dei soli dieci Comuni in Italia in cui il Movimento 5 Stelle ha centrato l’obiettivo dell’accesso al secondo turno della competizione elettorale.

Di assoluto rilievo la presenza del voto disgiunto, che ha portato Fabrizio Baldassarre a incamerare circa mille voti in più rispetto ai voti della lista a lui collegata e Franco Nuzzi a totalizzare circa 1.150 preferenze personali in meno rispetto al totale dei voti raccolti dalla sua coalizione.

 

Da cosa iniziamo?

Quattro mesi di anticipo, dicevamo, sono un’eternità. Il rischio tangibile è che la figura del candidato Sindaco possa giungere già inflazionata, vista e rivista all’appuntamento col voto. Una sovraesposizione eccessiva e duratura può stancare il cittadino, che potrebbe abituarsi persino al più fresco e nuovo dei volti.

 

  • “Sì, ma noi siamo pronti. Dobbiamo uscire. Come facciamo?”
  • “Lanciamo una campagna teaser. Sveliamo solo una parte dei contenuti lasciando un po’ di mistero sulla reale identità del candidato Sindaco, almeno in una prima fase. Ciò farà sentire la nostra presenza nel panorama politico di Santeramo, attirando su di noi l’interesse e la curiosità degli elettori.”

 

Lo slogan

Ogni campagna di comunicazione, anche in ambito politico, poggia le sue basi su diverse componenti in grado di veicolare efficacemente il messaggio pubblicitario. Una di queste è il cosiddetto claim, o più semplicemente slogan, la singola frase che ha l’obiettivo di sottolineare i punti di forza del candidato politico da proporre all’elettorato. La prima vera sfida da affrontare per lanciare un messaggio di comunicazione politica semplice e allo stesso tempo efficace.

  • “Mi chiamo Fabrizio Baldassarre. È un nome troppo lungo perché si presti a giochi di parole come quello che avete ideato per il Sindaco di Palo del Colle Anna Zaccheo (“Palo cambia dalla A alla Z”, ndr).”
  • “Vediamo. Non è detto. Per ora posso solo assicurarti che non sfrutteremo l’omonimia con uno dei Re Magi.”

Per apportare davvero un cambiamento occorre avere il coraggio di prendere decisioni, occorre fare delle scelte. Delle scelte giuste. Siamo partiti da questo concetto e lo abbiamo completato isolando le prime due lettere del nome di Fabrizio Baldassarre: FA. Abbiamo loro aggiunto un apostrofo per richiamare il troncamento della seconda persona singolare dell’imperativo presente del verbo fare, il verbo della concretezza e della praticità per definizione. Il risultato è stata una frase di uso abbastanza comune, perfettamente in grado di sposare la causa di una lista di candidati nuovi, in netta antitesi con i professionisti della politica e, pertanto, naturalmente predisposti al cambiamento da tutti auspicato per la città di Santeramo.

 

Fa’ la scelta giusta. Vuoi la busta numero uno, la due o la trè?

Fa’ la scelta giusta è stato quindi il claim scelto per la campagna di comunicazione politica della lista del Movimento 5 Stelle di Santeramo, lanciato a più di due mesi dal voto attraverso una campagna teaser: nei primi giorni di aprile abbiamo affisso manifesti, creato una pagina Facebook e un sito web (www.falasceltagiusta.it ) recanti la tipica schermata di un quiz televisivo. Diverse domande, tutte concernenti la cittadina murgiana, prevedevano quattro risposte possibili e allo stesso tempo inaccettabili ma tristemente correlate al recente passato politico, tranne una: quella contrassegnata dalla lettera B. Sulla grafica non era presente alcun riferimento alla lista del M5S di Santeramo, né tantomeno al nome del candidato Sindaco, del quale si vociferava, ma la cui identità non era stata ufficialmente confermata. Col senno di poi è facile intuire come la lettera B  non fosse casuale, bensì l’iniziale del cognome del futuro candidato Sindaco Baldassarre.

Un gioco che alcuni non hanno compreso e persino troppo presto bollato come incomprensibile, senza rendersi conto di quanto il messaggio veicolato dallo slogan “Fa’ la scelta giusta” avesse già cominciato a penetrare nella testa dei cittadini di Santeramo, per poi trasformarsi nella sua versione completa Fabrizio Baldassarre la scelta giusta a partire dal 24 aprile, data della presentazione ufficiale del candidato Sindaco M5S Fabrizio Baldassarre.

 

Comunicazione politica e campagna elettorale

Presentato ufficialmente il candidato Sindaco, la campagna elettorale è entrata subito nel vivo, facendo immediatamente emergere la compattezza del gruppo di attivisti e sostenitori del Movimento 5 Stelle e traducendo subito in vantaggio netto rispetto ai concorrenti la presenza di una sola lista candidati: un programma amministrativo chiaro, la calendarizzazione di eventi pubblici organizzati con rapidità e incentrati sui reali problemi della città e l’entusiasmo derivante dal sentirsi davvero parte integrante del progetto. Come agenzia di comunicazione abbiamo curato la redazione dei contenuti grafici e testuali e scandito i ritmi della comunicazione (vedi portfolio), ponendoci sempre il primario obiettivo della chiarezza. A bocce ferme posso ragionevolmente affermare che, complici la chiarezza espositiva e la naturale verve di Fabrizio Baldassarre, l’obiettivo sia stato centrato. Il primo traguardo? Il tanto sperato approdo al turno di ballottaggio, ambizione solo timidamente sussurrata qualche mese prima, ma che pian piano cominciava a prender forma per poi divenire realtà nella giornata di lunedì 12 giugno.

 

Il ballottaggio a Santeramo: Fabrizio Baldassarre contro Franco Nuzzi

Il giovane professore universitario contro l’anziano ex direttore didattico. La nuova politica del Movimento 5 Stelle contro la grande coalizione di centro-destra. Due candidati estremamente diversi, ma entrambi alla prima vera esperienza politica.

Fino al ballottaggio la comunicazione politica del candidato Nuzzi si era limitata ai tradizionali pubblici comizi, affiancati da una pagina Facebook e un sito web poveri di contenuti e privi di riferimenti concreti, come la presenza di un programma amministrativo consultabile. Dal ballottaggio in poi le cose sono però cambiate: il claim è mutato, passando da un “Il coraggio di cambiare. Insieme.”, poco sostanziato dai fatti (si trattava pur sempre di una tradizionale grande coalizione politica), a un più stringato “Concreto è semplice”. Il canale social ha cominciato a pubblicare post con regolarità, a comunicare le intenzioni del candidato e a veicolare punti di un programma che, però, non è mai stato reso disponibile né sul sito web www.franconuzzi.it (che ha mantenuto il vecchio slogan), né sulla rivitalizzata pagina Facebook.

L’operazione di lifting della comunicazione politica – finalmente curata – ha però assunto le sembianze di un intervento molto invasivo, che ha portato il candidato Nuzzi a parlare come mai aveva fatto nei due mesi precedenti. Con il massimo rispetto nei confronti dei professionisti che hanno curato la comunicazione nella fase del ballottaggio, che hanno avuto l’ingrato compito di imbastire un’idea comunicativa a tempo di record, era impossibile non notare la differenza tra il poco presente Nuzzi del primo turno e il brillante e concreto candidato che parlava via Facebook nelle due settimane finali di campagna elettorale. La riprova di quanto il reale e il virtuale fossero poco coerenti si è avuta negli ultimi comizi, nei quali giustamente Nuzzi, che come mestiere non fa l’attore, non è riuscito pienamente a interpretare il ruolo dell’uomo pragmatico assegnatogli in corsa.

Dal nostro canto, al di là di meriti e demeriti, abbiamo avuto la fortuna di proseguire la linea comunicativa tracciata nel primo turno, senza uscire in maniera ingiustificata da un solco che ci aveva premiato e limitandoci a sottolineare, senza eccessiva e spocchiosa esuberanza, le differenze evidenti tra i due contendenti alla carica di Sindaco di Santeramo.

 

Verso il 70% e oltre

Alla fine il risultato del ballottaggio è andato ben oltre le nostre più rosee aspettative: 8.710 voti raccolti da Fabrizio Baldassarre contro i 3.708 di Franco Nuzzi, con il 70,14% dei cittadini di Santeramo che ha deciso di eleggere a Sindaco il professore universitario.

Un traguardo incredibile, a coronamento, per noi di BeeUp, di una esperienza nuova, difficile e formativa. Le elezioni Amministrative 2017 ci hanno consentito di supportare la vittoria di un candidato Sindaco per il terzo anno consecutivo, dopo le elezioni di Bitetto nel 2015 e di Palo del Colle nel 2016. Il terzo successo consecutivo, dopo le ormai note fatiche di una campagna elettorale, ci riempie di soddisfazione e ci porta a dedurre come la Comunicazione, anche in ambito politico, ricopra un ruolo sempre più importante. Tanta organizzazione, qualche buona idea e una massiccia dose di coerenza ci consentono con fiducia di sostenere che la “Comunicazione tornerà di moda” (semicit.).

Dino Anaclerio

 


Un commento

  • Avatar
    • Rocco-
    • 16 Luglio 2017 at 18:40-
    • Rispondi

    Molto efficace

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