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I lati oscuri dei deepfake

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I lati oscuri dei deepfake

I “deepfake” video sono un livello avanzato di fake news, il metodo attualmente più evoluto per violare la realtà. Molto probabilmente ne avrete già sentito parlare perché sta diventando una tecnica molto in voga, in continua evoluzione e, tra poco tempo, considerato il continuo e veloce perfezionamento di questa tecnologia, alla portata di chiunque.

Partiamo dal principio. Il deepfake è un video manipolato, dove al volto dell’attore originale viene sovrapposto quello di qualcun altro, realmente esistente, in modo da replicarne movenze ed espressioni, talmente alla perfezione da renderlo estremamente realistico.

Il temine deepfake nasce nel 2017, quando un utente di Reddit (la più grande community statunitense, in cui gli utenti possono condividere link, contenuti e notizie in tempo reale) con il nickname Deepfake condivide sulla piattaforma i suoi esperimenti nella creazione di video fasulli, sostituendo i volti di veri attori porno con quelli di attrici famose, tra le quali Gal Gadot, Daisy Ridley, Scarlett Johansson, Emma WatsonKaty Perry. Inutile dirvi l’enorme risonanza che i deepfake porno hanno ottenuto nelle comunità online, scatenando, oltre a tanta lussuriosa fantasia, un incremento esponenziale del fenomeno.

L’aspetto più pericoloso, legato ai deepfake nel porno, riguarda il revenge porn. Donne violate della propria dignità, protagoniste inconsapevoli di filmini mai girati, vittime della frustrazione e delle perversioni di ex fidanzati. Video incredibilmente reali, ma totalmente contraffati. Un allarmante ossimoro che ha cominciato già da tempo a destare serie preoccupazioni, soprattutto in ambito politico. Per dimostrare quanto pericolose possano essere le conseguenze del deepfake, nel 2018 il regista statunitense Jordan Peele (Get Out), in collaborazione con il sito web d’informazione BuzzFeed, ha realizzato un video dove un fasullo, ma molto realistico Barack Obama, invita a prestare attenzione alle fonti e mette in guardia su quanto sia semplice contraffare la realtà con la diffusione di messaggi falsi:

“Per esempio, potrebbero farmi dire cose tipo, non so, il Presidente Trump è un totale e completo imbecille”.

Esempio più recente e nostrano di video manipolato è un fuorionda dove un buffo Matteo Renzi critica Zingaretti e Conte e spernacchia Mattarella, mandato in onda da Striscia la notizia. Terminato il video i divertiti presentatori annunciano che è falso, ma probabilmente, in questo caso, il monito lanciato da Antonio Ricci “bisogna dubitare anche di ciò che vedi e senti con le tue orecchie” è risultato decisamente (e a nostro parere volutamente) meno incisivo. Ha utilizzato un personaggio notoriamente a lui poco simpatico per trasmettere in modo farsesco un messaggio che sarebbe dovuto essere molto importante, rendendolo poco eloquente. Striscia non ha saputo usare l’ampio raggio di diffusione dell’informazione di cui dispone in modo efficace. Un’ottima occasione sprecata!

Questi falsi video hanno il potere di mettere in crisi relazioni internazionali, di influenzare masse con messaggi pronunciati da fasulli personaggi influenti o danneggiare credibilità e reputazione, come nel caso di Nancy Pelosi, la presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d’America, che appare in un deepfake visibilmente ubriaca. Il video è stato diffuso da tutti i media americani e c’è voluto del tempo per dimostrare che non fosse autentico, danneggiando nel frattempo la reputazione della Pelosi.

Il deepfake non è che il nuovo fenomeno della rete, come FaceApp, l’applicazione prodotta nel 2017 da una società russa, che ha fatto letteralmente impazzire i social. L’app si installa semplicemente sullo smartphone e consente di modificare i volti utilizzando 21 filtri nella versione gratuita e 28 in quella Pro. Il più gettonato è quello che consente con un clic di ringiovanire o invecchiare l’utente. Tante risate, che si smorzano un po’ nel momento in cui si affronta l’argomento privacy. Chi si è soffermato a leggere i termini d’uso dell’app e la sua privacy policy alzi la mano. La nostra immagine diventa, praticamente, proprietà di FaceApp, transita sui suoi vari server esteri, arrivando ovunque Wireless Lab, la software house a capo del progetto, ha sedi. Con tutta questa disponibilità di foto e profili, quanto è semplice creare un esercito di utenti fantasma, ma, a differenza dei banali troll, incredibilmente realistici e difficili da smascherare?

Le immagini prodotte da FaceApp e i video deepfake ci regalano talvolta qualche risata, ma anche una realtà tanto fasulla quanto realistica, da non consentirci di stabilirne a priori la manipolazione. Ad oggi, sfortunatamente, non ci sono ancora tecniche attendibili per distinguere i deepfake, ma i ricercatori stanno sviluppando software efficaci che possano accorgersi in modo preventivo dei video manipolati.

Niente allarmismi, ma ciò che siamo destinati a vedere con lo sviluppo dell’ancora acerbo deepfake è una verità contraffatta e voluttuaria. Una verità confutabile, dalla quale dobbiamo assolutamente imparare a difenderci, non credendo necessariamente a tutto ciò che ci viene mostrato. Facile, no?!

“Sono tempi pericolosi, da qui in avanti dobbiamo stare attenti a quello a cui crediamo, su internet, sono tempi in cui dobbiamo fidarci solo delle fonti attendibili. Può sembrare banale, ma come ci muoveremo in futuro, nell’era dell’informazione, farà la differenza tra sopravvivere e diventare una società folle. Grazie e siate vigili, stronzetti!”.

Falso/vero Obama

Vi mostriamo il video che l’attore e imitatore americano Jim Meskimen ha realizzato in collaborazione con l’artista di deepfake Sham00K, in cui interpreta venti attori e personaggi famosi, cambiando letteralmente volto.

Buona visione e…“stay woke!”


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